Dopo aver combattuto la battaglia in cielo e dopo aver sconfitto le forze maligne, San Michele è stato posto da Dio a custodia del Suo popolo per garantire una rassicurante vigilanza e, allo stesso tempo, una decisa indicazione verso la via del bene.
Queste caratteristiche dell’Arcangelo si possono correttamente sintetizzare nel meritorio e necessario operato dei Carabinieri, in tutte le specifiche mansioni: dalla repressione dei crimini, alla difesa e alla sorveglianza del territorio, piuttosto che alla salvaguardia del patrimonio naturale, faunistico e paesaggistico.
Il 15 settembre è giunto al Santuario il Generale Arturo Guarino (nella foto, in posizione centrale): una visita privata durante la quale il Capo del servizio controllo e validazione ha potuto scoprire i preziosi tesori di cultura, storia e arte racchiusi nelle millenarie mura del Sacro Luogo e, soprattutto, sperimentare la straordinarietà dell’incontro con il Principe delle Milizie celesti nella sua dimora terrena.
Alla personale preghiera si è aggiunto l’accorato affidamento di tutti i militi della Benemerita, costantemente impegnati sia in ambito nazionale sia in missioni all’estero.
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