Il 29 aprile ha avuto inizio il cammino spirituale di preparazione alla Festa delle Apparizioni di San Michele.
Una delle funzioni specifiche dell’Arcangelo è quella di esortare gli uomini a mettersi costantemente alla ricerca dell’Altissimo, unico vero Bene e meta finale del peregrinare terreno: la novena, così, ha rappresentato una preziosa occasione per avvicinarsi maggiormente al Creatore e incontrarlo, per la mediazione del Celeste Patrono, nella preghiera e nella condivisione.
I nove giorni che hanno condotto al Dies festus dell’8 maggio sono stati scanditi dalle meditazioni, proposte da p. Adamo Sitarz, che si sono ispirate al tema “Con San Michele riscopriamo la bellezza e la vitalità della preghiera”: una degna e proficua tappa di preparazione al Giubileo del 2025.
All’interno del denso programma di liturgie e funzioni si sono inseriti, inoltre, alcuni appuntamenti culturali che, attraverso il linguaggio dell’arte, della poesia, della musica, hanno espresso concetti di fede, di devozione, di conversione e di condivisione.
In particolare, nella giornata del 4 maggio hanno avuto luogo: l’inaugurazione della mostra di pittura e restauro di arte sacra “Una voce per la Spiritualità”, realizzata dall’artista Nicoletta Lauriola; la “Testimonianza di Fede e di Carità” dell’attrice Claudia Koll; il concerto “Le Quattro Stagioni” di Vivaldi eseguito dai Solisti “Terre Federiciane”.
La Festa delle Apparizioni commemora gli straordinari episodi nei quali San Michele si manifestò: le angelofanie del 490, 492 e 493 dichiararono non solo la Sua vicinanza al popolo della terra garganica ma, ancor di più, diedero inizio al culto a Lui dedicato nell’Occidente cristiano.
Il Principe degli angeli scelse come dimora terrena una grotta brulla e spoglia: attorno ad essa si sviluppò un nucleo urbano che, nel tempo, divenne Monte Sant’Angelo. Per questo la ricorrenza liturgica dell’8 maggio celebra in qualche modo anche i natali della Città che custodisce la Celeste Basilica.
Considerevole la partecipazione di fedeli alle celebrazioni che hanno solennizzato il Dies festus.
Sulle orme del santo predecessore, il vescovo Maiorano, che ricevette la rivelazione dell’Arcangelo e che per primo officiò i Divini Misteri nella Sacra Spelonca, l’Arcivescovo Mons. Franco Moscone ha presieduto l’Eucaristia mattutina: al clero locale e diocesano, si sono uniti il Provinciale dei Micheliti, p. Raffaele Gadek, il vice Rettore di Mount Saint-Michel, Mons. Martin Viviès e il Rettore del Santuario di San Michele di Miejsce Piastowe (Polonia), p. Taddeo Musz. Convenute numerose autorità civili e militari.
In serata, un altro presule ha onorato l’Angeli Protettore: Mons. Mikel Garciandìa Goñi, Vescovo di Palencia (Spagna) e Coordinatore dei Santuari micaelici europei per il Giubileo 2025, ha presenziato la solenne Messa.
Contributi fotografici: Leonardo Ciuffreda, Angelo Cotugno, Raffaele di Iasio
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